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Formazione finanziata in Italia: come sfruttarla per la tua azienda

Pubblicato il 05/10/17 10.00

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L’importanza dei corsi di formazione aziendali

I corsi di formazione aziendali sono ormai imprescindibili praticamente in ogni settore: garantiscono la crescita personale dei dipendenti e forniscono nuove risorse e vantaggi competitivi alle aziende. Un  esempio? I corsi di inglese, che danno al personale nuovi strumenti di comunicazione e possono essere la chiave d’accesso a nuove opportunità di business e nuovi mercati. Stai pensando di organizzare corsi di formazione aziendali e quindi calcolando i budget da destinare a queste attività? Una grandissima opportunità da considerare viene dalla formazione finanziata. Ecco, nel dettaglio, di cosa si tratta e come è possibile accedervi.

 

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Cos’è la formazione finanziata? I Fondi paritetici interprofessionali

Quando si parla di formazione finanziata in Italia, il riferimento normativo principale è la Legge 23 dicembre 2000, n. 388, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)", che ha introdotto i Fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua, per ognuno dei settori economici: industria, agricoltura, terziario e artigianato.

Si tratta di organismi di natura associativa, promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle parti sociali, che utilizzano una quota (lo 0,30%) dei contributi versati dalle aziende aderenti all’Inps per organizzare piani di formazione per i dipendenti delle stesse aziende.

Nota bene: l’adesione ai fondi è completamente gratuita, non prevede alcun contributo aggiuntivo da parte dell’azienda, ed è aperta a tutte le aziende che occupano personale dipendente.

Attualmente i Fondi paritetici interprofessionali sono 21. Il più importante in Italia è Fondimpresa, nato nato nel 1993 dall'accordo tra Confindustria e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. A vigilare sull’attività dei Fondi è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che controlla l’operato degli organismi e svolge una funzione strategica di monitoraggio sulle attività che vengono finanziate.

Come aderire ai Fondi paritetici interprofessionali?

Oggi puoi scegliere di destinare appunto lo 0,30% dei contributi versati dalla tua azienda all’Inps ad uno dei Fondi paritetici interprofessionali: tale percentuale viene calcolata sulla massa salariale lorda dei dipendenti e versata tramite la sezione modello DM10 (oggi confluita nel documento UNIEMENS).

Per comunicare all’Istituto nazionale di previdenza l’adesione della tua azienda ad un Fondo devi utilizzare il Modello di denuncia contributiva DM10/2I, nel quale indicherai il codice identificativo del Fondo scelto e il numero di dipendenti per i quali versi il “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”.

I finanziamenti per la formazione vengono poi erogati in due modalità:

  • Conto Formazione: se la quota di contributi viene raccolta in una specie di salvadanaio a tua disposizione, un bacino da cui potrai poi attingere i fondi per finanziare i corsi di formazione per i tuoi dipendenti. Potrai organizzare i corsi con i tempi e le modalità che ritieni più opportuni.
  • Conto Sistema: se la tua impresa può accedere ai corsi di formazione partecipando a bandi indetti dal Fondo.

Puoi decidere di iscriverti ad un unico Fondo paritetico interprofessionale. L’iscrizione ha la durata di un anno e si rinnova tacitamente; può in ogni caso essere revocata con una disdetta, sempre tramite Modello DM10/2I. Le somme accantonate in Conto Formazione possono essere accumulate per due anni, al termine dei quali il capitale non utilizzato viene impiegato per finanziare i bandi.

 

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Gli step: la mappatura dei fabbisogni

I percorsi di formazione finanziati tramite Fondi paritetici interprofessionali rispondono a specifiche carenze ed esigenze dell’azienda. Il primo passaggio consiste dunque nel mappare i fabbisogni, capire quali obiettivi si vogliono raggiungere e su quali ambiti concentrarsi. Devi quindi chiederti: quali dipendenti posso coinvolgere? A che livello? Su quali competenze voglio puntare? Su quali aree di miglioramento voglio intervenire?

La gamma dei corsi finanziabili, infatti, è estremamente ampia: si va dal potenziamento di determinate skills nell’ambito delle risorse umane, come corsi motivazionali e di public speaking, alla contabilità, dalla qualità alla sicurezza, solo per citare alcune aree. Per i livelli manageriali si possono approfondire gli aspetti legali dell’imprenditoria o particolari tratti di architettura aziendale, oppure dare la possibilità di imparare l’uso di programmi gestionali, come anche fornire importanti nozioni di governance e leadership del management. Per tutti i livelli, è possibile pensare a corsi di lingua per accrescere il valore e le opportunità dell’azienda.

La stesura del Piano e del Progetto formativo

Per accedere ai finanziamenti, sia in Conto formazione che in Conto sistema, devi presentare:

  • Il Piano Formativo, che esplicita gli obiettivi e l’analisi della domanda di apprendimento dell’azienda con un orizzonte temporale solitamente a uno o al massimo di due anni. Deve descrivere gli interventi previsti specificandone durata, costi e attività di valutazione.
  • Il Progetto Formativo, documento dettagliato che descrive le caratteristiche di uno specifico intervento che intendi organizzare. Deve esplicitare L’obiettivo organizzativo che l’azienda si pone, che può essere la crescita, il superamento di una situazione di crisi o l’espansione in nuovi mercati. Ognuno di questi obiettivi passa per l’accrescimento delle competenze, capacità e skill del personale. Il Progetto Formativo deve indicare anche i contenuti, i destinatari (cioè i dipendenti coinvolti) e le metodologie impiegate, il materiale didattico, il calendario, il budget e le modalità di iscrizione.

 

Ogni Fondo paritetico interprofessionale pubblica periodicamente avvisi che dettano le procedure per la stesura dei piani e dei progetti formativi, nonché per la partecipazione ai bandi di finanziamento: dovrai quindi consultarli per sapere come procedere. Ognuno dei Fondi prevede linee guida differenti, stabilite autonomamente.

Alla presentazione del Piano Formativo, di solito per via telematica, segue l’istruttoria da parte del Fondo, che valuta la conformità dello stesso ai requisiti e ai criteri previsti dalle linee guida: di norma, questa fase dura non più di 30 giorni. Ai progetti presentati viene attribuito un punteggio che dipende da vari fattori, tra i quali figura anche l’anzianità di iscrizione al Fondo stesso. In caso di esito positivo, il Fondo autorizza l’erogazione del finanziamento.

Il Fondo Sociale Europeo e la formazione finanziata

Oltre ai Fondi paritetici interprofessionali, l’altra grande opportunità per accedere alla formazione finanziata è costituita dal Fondo Sociale Europeo. Di cosa si tratta? Di un Fondo costituito da risorse comunitarie, a cui tutti i Paesi dell’Unione Europea possono attingere per finanziare attività con quattro scopi: occupabilità, imprenditorialità, adattabilità, pari opportunità.

Il fondo si rivolge sia ai privati cittadini che vogliono accrescere le proprie competenze (per esempio a disoccupati che vogliono trovare una nuova collocazione), sia alle aziende che intendono organizzare corsi per i propri dipendenti: se vuoi approfittare di questa possibilità e accedere alla formazione finanziata tramite FSE, devi rivolgerti alle autorità di gestione, differenti per ogni nazione dell’UE, che elaborano e gestiscono i Programmi operativi. In Italia questo ruolo è affidato per lo più alle singole regioni e alle province autonome. Consulta quindi il portale web della tua regione o provincia autonoma di appartenenza: troverai trovare informazioni pratiche e istruzioni per l’accesso ai finanziamenti, sotto forma di bandi che esplicitano beneficiari e destinatari, modalità di partecipazione e scadenza di presentazione delle domande.

Fondi paritetici interprofessionali o Fondo Sociale Europeo? Come vedi, ci sono diverse possibilità per finanziare corsi di formazione per i tuoi dipendenti. Corsi che possono riguardare i più vari ambiti e che, è bene ricordarlo, non hanno costi per l’azienda. La formazione finanziata è un’opportunità da non perdere.

 

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Argomenti: Inglese per aziende