Imparare una nuova lingua a volte può essere complicato. Lo studio dei verbi, in particolare, mette spesso in difficoltà gli studenti, perché ci sono usi, coniugazioni e soprattutto eccezioni da ricordare e da memorizzare.
Nel caso dell’inglese, la coniugazione delle forme verbali non è un ostacolo insormontabile: il loro funzionamento è infatti più semplice rispetto all’italiano in assenza di differenze tra le persone (ad eccezione della terza singolare che prende il suffisso –s).
A mettere i bastoni fra le ruote a chi vuole imparare l’inglese troviamo però i molti verbi irregolari e alcuni verbi che hanno significati simili, ma modalità di uso differenti.
Di seguito vogliamo concentrarci proprio su questa seconda categoria: scopri con noi i verbi inglesi di uso comune che tendono a confondere!
Il verbo "hear" significa semplicemente “sentire”, identifica quindi un'azione involontaria, perché le nostre orecchie percepiscono costantemente suoni e rumori. “Listen”, invece, significa “ascoltare”, quindi prestare attenzione a ciò che viene udito.
Per esempio:
Tre verbi che hanno il significato di ricevere qualcosa, ma con usi differenti. "Win" significa vincere una competizione o un premio, “earn” significa ricevere un compenso per un lavoro, mentre “gain” ha il significato di ottenere, aumentare.
Alcuni esempi:
Il verbo "see" significa “vedere”, che è un'azione totalmente involontaria. “Look” e “watch”, invece, significano entrambi “guardare”, e la (sottile) differenza tra i due risiede nella durata dell’azione. Utilizziamo infatti “look” quando volgiamo lo sguardo in una certa direzione o verso un oggetto per un breve periodo di tempo, mentre impieghiamo “watch” per azioni più lunghe, quando concentriamo la nostra attenzione su quello che stiamo vedendo.
Anche in questo caso, alcuni esempi aiutano a chiarire le differenze:
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Entrambi i verbi significano “dire”: qual è la differenza? Sebbene in alcuni casi si possano utilizzare entrambi, indifferentemente, “tell” si impiega quando si dice qualcosa a qualcuno e nel discorso indiretto, “say” quando si dice qualcosa (senza specificare a chi) e per introdurre il discorso diretto.
Per esempio:
La differenza tra “make” e “do”, che vogliono dire entrambi “fare” ma possono assumere anche altri significati, rappresenta una delle difficoltà maggiori per chi studia inglese. È praticamente impossibile essere e descrivere tutti i casi esistenti, ma possiamo generalizzare dicendo che “do” si utilizza per parlare di attività, compiti e obiettivi, mentre “make” si usa quando si crea qualcosa ex novo, quando si produce qualcosa di fisico, per parlare di piani e programmi o reazioni.
Per esempio:
Utilizziamo il verbo “refuse” per declinare una richiesta o un’offerta. “Deny”, invece, si avvicina di più all’italiano “negare, smentire”, ed è utilizzato per dichiarare il proprio disaccordo, dire che una cosa non è vera o negare l’accesso a qualche luogo.
Per esempio:
Questi sono solo alcuni dei verbi inglesi che possono creare confusione riguardo al loro significato. Elencare tutte le sfumature e gli utilizzi di ciascuno non è certo possibile, ma leggi tanto, ascolta tanto, esercitati con costanza e vedrai che riuscirai a ricordare le regole e a utilizzarli nel modo più appropriato!
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