Tra le discipline strategiche per il successo e la crescita delle aziende di ogni settore, negli ultimi anni si fa sempre più strada l’employer branding. Sai di cosa si tratta? Di seguito trovi tutte le informazioni utili su questo concetto, sempre più fondamentale in ambito business: scoprine con noi i termini fondamentali e le tecniche più efficaci.
Cos’è l’employer branding
L’employer branding si può definire come l’insieme delle strategie di recruiting marketing che hanno l’obiettivo di definire la reputazione dell’azienda in quanto datore di lavoro, così da attrarre e fidelizzare i dipendenti di talento. L’obiettivo è costruire un’immagine aziendale che coincida con quella del “posto di lavoro ideale”. Il termine è stato introdotto a partire dagli anni 90, e da allora gli studi ad esso legati sono andati aumentando esponenzialmente.
L’employer branding, essenzialmente, ha a che fare con l’immagine che l’azienda riesce a creare e comunicare, non nei confronti del pubblico di riferimento (i clienti) ma riguardo ai propri dipendenti, attuali o futuri potenziali. Tale immagine, per essere vincente, deve essere:
- differente da quella dei competitor
- rilevante per il target di riferimento
Le caratteristiche proprie dell’azienda come luogo di lavoro possono essere distinte tra strumentali (retribuzione, orario di lavoro, distanza da casa) e simboliche (valore percepito per quel posto di lavoro, prestigio). Tutte concorrono al posizionamento del brand azienda rispetto ai competitor.
L’importanza dell’employer branding: alcuni numeri
Come accennato, si tratta di una disciplina fondamentale per il successo aziendale: secondo un rapporto di Bolton Consulting Group un employer brand forte è in grado di ridurre del 50% i costi di assunzione e del 28% il tasso di turn-over tra i dipendenti.
Dati provenienti da LinkedIn dimostrano che il 75% dei potenziali candidati effettua ricerche sulla reputazione dell’azienda prima di candidarsi per una posizione aperta, e quasi il 70% dei candidati afferma di non essere disposto ad accettare un’offerta da un datore di lavoro con una cattiva reputazione.
Employer branding vs customer branding e internal branding
Attenzione, l’employer branding è una disciplina fondamentalmente diversa dal customer branding, l’insieme di valori che l'azienda riesce ad associare al proprio marchio nella percezione dei clienti attraverso la pubblicità e altri strumenti di comunicazione.
Ma non va confusa neanche con l’internal branding, l’insieme delle attività di promozione rivolte esclusivamente verso la forza lavoro già impiegata, cioè verso i dipendenti che lavorano già in azienda: al contrario l’employer branding ha come target anche i talenti migliori sul mercato del lavoro, che l’organizzazione vuole attrarre a sé.
Piccolo dizionario dell’employer branding
Ecco alcuni termini fondamentali della disciplina:
Employer Identity - identità dell’organizzazione come datore di lavoro.
Employer Of Choice – luogo di lavoro ideale. Identificare l’azienda con l’Employer of Choice è l’obiettivo supremo delle strategie di employer branding.
Employer Brand Positioning – insieme di attività messe in campo dall’azienda per raggiungere la definizione di Employer of Choice e costruire una strategia di Recruiting Marketing.
Candidate Attraction – capacità di attrarre candidati
Talent Acquisition - processo di ricerca ed acquisizione di collaboratori validi
Employee Retention – capacità di fidelizzare e quindi trattenere i dipendenti migliori
Employer Value Proposition (EVP) - insieme di fattori che caratterizzano il rapporto di lavoro: retribuzione, ambiente fisico, rapporti con i colleghi, leadership, benefit…
Employment Advertising - processo di promozione dei posti di lavoro disponibili; l’azienda promuove anche i posti di lavoro, come fossero prodotti, mediante strategie di marketing.
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Employer branding: le strategie di successo
Sono moltissime le azioni che un’azienda può mettere in campo per fare employer branding. Tuttavia, non bisogna dimenticare che la direzione non è in grado di controllare al 100% la propria reputazione, che si va a creare a partire dalle singole opinioni dei dipendenti (o potenziali tali). Ecco alcuni aspetti e alcune strategie sulle quali gli esperti consigliano di puntare:
- Chiarire la propria mission, vision e i propri values
Per poter comunicare un’immagine coerente, l’azienda deve prima di tutto sapere chi è: ecco perché prima di partire con le tecniche di employer branding è necessario avere chiari gli aspetti di mission, vision e values.
- Curare la sezione “Careers” del sito
La sezione “Lavora con noi” del sito web aziendale è il primo biglietto da visita che un potenziale candidato si trova davanti. Importante evidenziare, in essa, la propria EVP, descrivere in modo chiaro le posizioni aperte e magari inserire storie di successo dei dipendenti. Ultimo aspetto, ma non in ordine di importanza: la pagina deve essere ottimizzata anche per la consultazione da mobile!
- Puntare sui social media
I social media sono ormai il mezzo principale di comunicazione e promozione delle aziende. Sono molto importanti perché danno al potenziale candidato la possibilità di interagire direttamente con l’azienda. LinkedIn, in particolare, è sempre più utilizzato anche come piattaforma per il recruiting.
- Dare voce ai dipendenti
Sono gli stessi dipendenti a poter diventare ambassador dei valori aziendali nei confronti del mercato del lavoro. Ecco perché alcune aziende scelgono di dare spazio, sui loro siti internet, a varie tipologie di contenuti employee-generated.
- Puntare sulla formazione delle risorse interne
La soddisfazione dei dipendenti è strettamente legata al percorso umano e professionale che ognuno di loro può compiere all’interno dell’azienda. Fornire corsi di formazione è un’ottima strategia per fidelizzare le risorse interne e migliorare la retention.
- Focalizzarsi sulla CSR
Una forte spinta verso la Corporate Social Responsibility (CSR) contribuisce a migliorare la percezione del marchio da parte delle persone. Se la tua azienda e il tuo team hanno un impatto positivo sull'ambiente, avranno anche una migliore reputazione agli occhi dei possibili candidati.
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