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Inglese per Viaggiare, la guida essenziale

Pubblicato il 11/08/23 10.45

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Viaggiare è una delle esperienze più gratificanti e arricchenti, ma può anche presentare sfide linguistiche. Che tu stia pianificando una fuga rilassante in una località tropicale, un'avventura emozionante in una metropoli affollata o un'escursione attraverso paesaggi pittoreschi, la conoscenza dell'inglese può aprirti le porte a un'esperienza di viaggio più fluida e appagante.

In questo articolo, esploreremo un insieme esaustivo di frasi, vocaboli e situazioni pratiche che ti aiuteranno a comunicare con fiducia in diverse circostanze durante il tuo viaggio. 

 

Il Travel English: cos’è?

Partiamo da una cosa molto importante: a differenza di altre branche dell’inglese come ad esempio il Business English, il Travel English non è un sottotipo di inglese a sé stante: si tratta, più che altro, di un modo per identificare le espressioni che permettono di affrontare le varie situazioni nelle quali si può incappare durante un viaggio. Non presenta, quindi, termini tecnici o particolarmente difficili: è, letteralmente, l’inglese di base che serve per viaggiare, sia che si tratti di un breve periodo di vacanza, sia di un business trip.

In altre parole, si tratta fondamentalmente di espressioni come:

  • How do I reach the city center? (Come arrivo in centro?)
  • I have a reservation/I would like to make a reservation (Ho prenotato una stanza/vorrei prenotare una stanza)
  • Can I pay with a credit card? (Posso pagare con la carta di credito?)
  • I would like to order a coffee, please (Vorrei ordinare un caffè, per favore)

Come puoi vedere, si tratta di un lessico semplice, che necessita di risposte altrettanto lineari. L’importante è soprattutto essere chiari e farsi capire il meglio possibile sia quando devi chiedere indicazioni, sia quando le ricevi. Se, ad esempio, stai visitando un museo, ti troverai davanti alcuni cartelli che indicano direzioni o divieti, come:

  • No photos allowed: vietato fare foto
  • Gift shop: negozio di souvenir
  • Exhibition: mostra

Anche in questo caso, le parole utilizzate fanno tutte parte del lessico comune e, con un buon grado di conoscenza di inglese, non dovresti avere problemi a capirle. Per approfondire ti rimandiamo a questi due articoli nei quali troverai il vocabolario di base per un viaggio all’estero e un compendio di frasi da utilizzare durante le vacanze. Continua a leggere, invece, per degli esempi di situazioni più specifiche.

 

The gate will open in five minutes: l’inglese utile in aeroporto

Se viaggi all’estero molto probabilmente ti servirà l’aereo per raggiungere la destinazione e, ovviamente, per tornare a casa. Questa è una di quelle situazioni nelle quali è essenziale importante sapersi esprimere correttamente e capire ciò che ci viene chiesto: non vorrai mica perdere il volo perché non hai capito dove andare o essere trattenuto alla dogana a causa di un malinteso, vero? 

Prima di tutto, ti consigliamo di dare un’occhiata a questo vocabolario di parole e frasi in inglese da utilizzare in aeroporto nel quale troverai alcuni termini da tenere bene a mente, tra cui:

  • Identification card: il documento di identità, può essere sia la carta che il passaporto
  • Bags: bagagli
  • Boarding pass: carta d’imbarco
  • Aisle seat: posto in corridoio
  • Window seat: posto vicino al finestrino

Ecco, invece, alcuni esempi di cosa potresti sentirti dire durante il check-in e il controllo sicurezza:

  • May I see your passport, please? (Mi fa vedere il suo passaporto, per favore?)
  • Here’s your boarding pass. (Eccole la carta di imbarco)
  • Your flight leaves from Gate 7, boarding time at 10. (Il suo volo parte dal Gate 7 e l’imbarco inizierà alle 10)
  • Please, empty your pockets and put your objects into this bin. (Per favore, svuoti le tasche e metta gli oggetti in questo contenitore)
  • Take off your belt and walk through the detector. (Si tolga la cintura e cammini davanti al detector)

Arrivati al momento dell’imbarco, ascoltate attentamente le istruzioni che vengono date:

  • Please prepare your ID card and your boarding pass. (Per favore, preparate i vostri documenti di identità e le vostre carte d’imbarco)
  • Passengers with first class tickets can now board. (I passeggeri con i biglietti di prima classe possono cominciare ad imbarcarsi)
  • The rest of the passengers can board. (Il resto dei passeggeri possono imbarcarsi)

Di seguito, alcune frasi che sentirai in aereo:

  • Please, turn off all your electronic devices. (Per favore, spegnete i vostri apparecchi elettronici)
  • Please, pay attention to this safety demonstration. (Prestate attenzione a questa dimostrazione delle misure di sicurezza)
  • Stay in your seat until the Fasten Seatbelt sign has been turned off. (Rimanete seduti fino a quando il segnale delle cinture di sicurezza non è stato spento)
  • We’ll be landing in 10 minutes. (L’atterraggio è previsto tra 10 minuti)

Arrivato a destinazione, potrebbe capitare che gli addetti alla sicurezza decidano di fare qualche controllo a campione e farti qualche domanda riguardante la tua destinazione o i motivi del tuo viaggio. Se ti dovessi trovare in questa situazione, non spaventarti: è assolutamente normale, l’importante è saperla gestire bene! Ecco alcune domande che potrebbero farti:

  • How long do you plan on staying? (Quanto pensa di rimanere?)
  • Do you have anything to declare? (Ha niente da dichiarare?)
  • Did you pack your bags yourself? (Ha preparato lei i suoi bagagli?)

Puoi leggere tutto ciò che c’è da sapere su come gestire situazioni di questo tipo nella nostra guida di frasi in inglese da conoscere per evitare imprevisti in aeroporto.

 

The train leaves at five o’clock: l’inglese da sapere in stazione dei treni

Quando si va all’estero non è raro essere costretti a dover prendere un treno. Ad esempio, l’aereo che hai preso potrebbe atterrare in una città limitrofa alla tua destinazione. C’è, però, anche chi, durante il proprio viaggio, ama visitare in lungo e in largo il paese nel quale si trova. 

In questo, uno strumento che può essere estremamente utile all’estero nei paesi in cui esiste questa convenzione è l’InterRail: un pass che permette di viaggiare per un tempo prestabilito in treni su seconda classe. Si tratta di una soluzione molto economica per chi ha necessità di fare spostamenti di lunga distanza all’interno di un viaggio che può addirittura far risparmiare soldi per l’alloggio notturno, se si decide di viaggiare di notte. Ti abbiamo preparato una guida con alcuni consigli su come organizzarti al meglio per un viaggio di questo tipo che potrebbe tornarti utile nel caso tu voglia servirti di questo comodo vantaggio. 

In ogni caso, quando devi prendere un treno è meglio che tu sia ben informato sugli orari, le modalità di acquisto, il costo dei biglietti e le informazioni principali sulla partenza. 

  • Excuse me, what time does the train leave/arrive? (A che ora parte/arriva il treno?)
  • How much is the ticket? (Quanto costa il biglietto?)
  • Can I buy the ticket on board? (Posso acquistare il biglietto a bordo?)
  • On which platform is the train for London? (Da quale binario parte il treno per Londra?)
  • Is the train on time? (Il treno è in orario?)

Per chiedere informazioni su treni o voli è fondamentale conoscere il modo corretto per pronunciare date e orari. Se hai dei dubbi su questo punto, ti rimandiamo al nostro articolo sulle date in inglese

I need to go to Trafalgar Square: l’inglese da sapere sui mezzi pubblici e taxi

Quando si va in posti nuovi, il rischio di perdersi è sempre dietro l’angolo. Certo, esistono le mappe e al giorno d’oggi i cellulari fungono anche da ottimi navigatori GPS ma questo non significa che tutto fili sempre liscio: il telefono potrebbe essere scarico o non avere campo o ci potrebbero essere anche delle deviazioni non segnalate. Insomma, non si può avere tutto sotto controllo ma si può cercare di gestire la situazione il meglio possibile ed è qua che il Travel English ti verrà in soccorso. 

Ti proponiamo, quindi, questo frasario di espressioni da utilizzare per chiedere informazioni stradali in inglese per fugare ogni dubbio e renderti la vita più facile in queste situazioni.

Durante un viaggio, ci sono molte situazioni in cui si può aver bisogno di servirsi dei mezzi di trasporto pubblici: potresti dover andare in posti che non sono raggiungibili comodamente a piedi, visitare città limitrofe o, semplicemente, volerti spostare più in fretta. 

I mezzi pubblici sono uno strumento straordinario soprattutto nelle grandi città: oltre alla comodità di poter raggiungere zone lontane in pochi minuti, si può anche avere l’occasione di fare un vero e proprio tour panoramico della città nel caso si prenda l’autobus. Se, però, hai particolarmente fretta ti conviene prendere la metro: è sicuramente un mezzo molto meno poetico dato che, viaggiando sottoterra, non consente di godere di nessun tipo di visuale esterna, ma molto rapido e pratico. 

Ecco alcune informazioni utili da chiedere quando si viaggia a bordo di mezzi pubblici:

  • Can I sit here? (Posso sedermi qua?)
  • Are there any discounts for tourists? (Ci sono degli sconti per i turisti?)
  • What’s the next stop? (Qual è la prossima fermata?)
  • What time does the next bus leave? (A che ora parte il prossimo bus?)

Per un ulteriore grado di comodità, puoi anche prendere un taxi: è sicuramente molto più costoso rispetto ad un mezzo pubblico però ha il vantaggio di portarti esattamente nel punto desiderato e quello di poter essere prenotato in anticipo con una semplice telefonata. Inoltre, i tassisti molto spesso sono anche abituati ad avere a che fare con i turisti per cui possono anche darti qualche indicazione utile sui posti che visiti. Tra le domande che potresti fargli ci sono:

  • Can you get me to the best local restaurant in the city, please? (Mi può portare al miglior ristorante in città?)
  • Can you recommend me some place to visit in the city? (Potrebbe consigliarmi qualche posto da visitare?)
  • Do you know when the museum closes? (Sa a che ora chiude il museo?)

Per sapere veramente tutto ciò che c’è da imparare in situazioni come questa, consulta i nostri frasari per prendere i mezzi pubblici o privati, nei quali troverai anche alcuni consigli su come sfruttare al meglio questo tipo di i servizi.

 

I need to book a room and find a place to eat: l’Inglese corretto per prenotare in alberghi e ristoranti

Quando devi prenotare una stanza in un hotel è meglio che le tue istruzioni e richieste siano più chiare possibili. Se è pur vero che gli addetti alla reception di un albergo solitamente conoscono un paio di lingue straniere, non è detto che una di queste sia per forza l’Italiano: sapersi esprimere in Inglese è quindi, se non essenziale, almeno fortemente consigliato. Soprattutto nel caso tu abbia bisogno di informazioni come:

  • Prenotare una camera d’albergo
  • Chiedere se l’albergo ha ancora disponibilità
  • Chiedere quali carte di credito sono accettate
  • Domandare quali servizi sono inclusi nel prezzo (colazione in camera, bagno privato…)

Ecco alcune parole da tenere a mente in questo contesto:

  • Single bed: letto singolo
  • Twin beds: letti separati
  • Queen-sized bed: letto matrimoniale
  • Pet friendly hotel: hotel adatto alle esigenze degli animali
  • Private bathroom: bagno privato

Per esempi specifici riguardanti il linguaggio da utilizzare per prenotare un albergo in inglese ti consigliamo, invece, di leggere questo articolo su come comunicare con i dipendenti di un hotel, nel quale troverai qualche esempio di conversazione tipica per chiedere disponibilità, prenotare il tipo di stanza richiesta e sapere i tipi di servizio offerti. 

Ordinare ad un ristorante è un processo simile anche se, ovviamente cambia il lessico: eccoti di seguito un piccolo compendio di frasi da utilizzare in inglese al ristorante. Se vuoi saperne di più, ti rimandiamo all’apposito articolo!

  • Can I see the menu? (Posso vedere il menù?)
  • What’s the dish of the day? (Qual è la specialità del giorno?)
  • We are ready to order (Siamo pronti per ordinare!)
  • I’d like this dish for my starter (Vorrei ordinare questo piatto come primo)
  • I’d like another bottle of bottle of water, please (Vorrei ordinare un’altra bottiglia d’acqua, per favore?)
  • Can I see the dessert menu, please? (Posso vedere il menù dei dolci, per favore?)

Vuoi mettere alla prova il tuo inglese? Fai il nostro test online e al termine riceverai dei consigli per migliorare:

 

I lavori che ti permettono di viaggiare con l’inglese, quali sono?

Viaggiare in un altro paese non significa soltanto soggiornare per una breve vacanza. In molti, infatti, cercano fortuna proprio all’estero per vari motivi che vanno da un discorso economico (molti lavoro in Italia sono tristemente sottopagati) o ad una semplice voglia di visitare posti esotici. Per fortuna ci sono molti lavori richiesti all’estero che ti permettono di viaggiare e allo stesso tempo, guadagnare anche abbastanza bene, tra cui:

  • L’insegnante di lingua: molto richiesto all’estero, soprattutto negli ultimi anni
  • Se hai fatto studi artistici e vuoi girare il mondo, la guida turistica è il lavoro perfetto per te
  • Lo steward o la hostess di bordo: i ritmi sono decisamente irregolari ma è il modo migliore per visitare Paesi di tutto il mondo
  • Se lavori nel campo della sanità, dall’inizio della pandemia c’è molta richiesta di infermieri all’estero. Diventare un travel nurse ti può anche aiutare a crescere professionalmente. L’importante è che il tuo livello di medical english sia sufficientemente avanzato!

In questi casi, la tua conoscenza dell’inglese però deve essere ancora più mirata rispetto ad una semplice vacanza: in un business trip dovrai comunicare con molte più persone, organizzare impegni e, sia pure per un breve periodo di tempo, vivere come se abitassi nel paese in cui ti trovi. Per di più, vuoi godere dell’esperienza del viaggio, devi anche organizzare i tuoi piani molto bene stando attento alle spese e ai tempi. 

Per avere un’idea del tipo di inglese da utilizzare in queste situazioni, puoi leggere questo interessante articolo nel quale puoi trovare le migliori frasi in inglese da utilizzare nelle più comuni situazioni che ci si trova ad affrontare durante un viaggio d’affari.

Nel caso il Paese in cui tu abbia deciso di trasferirti o di lavorare sia il Regno Unito, da qualche anno una maggiore difficoltà è rappresentata dalla Brexit: l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea, infatti, ha reso molto più difficile fare nuove esperienze lavorative in quella che una volta era una delle mete più gettonate, soprattutto dai giovani. Detto questo, rimane comunque una meta raggiungibile. Una volta all’estero, ricordati, soprattutto di:

  • Procurarti il National Insurance Number, documento necessario per lavorare negli UK
  • Iscriverti all’AIRE, un registro nel quale tutti gli Italiani che soggiornano all’estero per più di 12 mesi devono obbligatoriamente iscriversi
  • Richiedere il Settled Status, uno status giuridico che i cittadini europei possono chiedere abitando nel Regno Unito.

Per altre indicazioni più precise, ti rimandiamo a questo articolo, scritto prima dell’uscita definitiva del Regno Unito dall’Unione Europea, le cui linee guida però sono ancora attuali.

 

Cos’è un Digital Nomad e perché l’inglese è così importante?

Dall’inizio della pandemia siamo diventati tutti più o meno familiari col termine “smart working” e, sebbene questo metodo di lavoro sia diventato molto più diffuso da allora, esisteva già da molto più tempo. Per sua stessa definizione, la particolarità che offre un lavoro in remoto è quella di poterlo svolgere più o meno da ovunque ci sia la possibilità di connettersi a internet. 

Non sono in pochi quelli che utilizzano questa opportunità per viaggiare: si tratta dei “digital nomads”, professionisti che uniscono l’utile al dilettevole e non svolgono il proprio mestiere da una dimora fissa. C’è chi addirittura rende il viaggio parte attiva del proprio lavoro: è il caso dei travel blogger, una sorta di influencer che racconta i propri viaggi attraverso post, storie su instagram, articoli su blog, racconta le sue esperienze di viaggio dando l’impressione al lettore di trovarsi lì con lui.

Il digital nomad, però, lo può fare chiunque abbia la possibilità di poter lavorare in autonomia e da qualsiasi luogo che abbia a disposizione una connessione ad internet. Per poterlo diventare, però, c’è bisogno di riorganizzare un po’ la propria carriera professionale in modo da poter ottenere nuove opportunità lavorative. Oltre per il viaggio, l’inglese diventa quindi importante anche per la propria professione, dato che per la maggioranza dei tipi di lavoro che consentono di diventare un digital nomad è un requisito richiesto. 

 

Studiare all’estero: non un semplice viaggio ma una vera e propria esperienza di vita

Il metodo più efficace per imparare a parlare una nuova lingua è senza dubbio quello di esercitare l’ascolto tutti i giorni: in questo modo, si impara ad utilizzare la lingua colloquiale con molta più facilità e si impara a parlare un inglese molto più sciolto e naturale. Certo, guardare serie TV, talk show o video su YouTube è molto utile ma il metodo più efficace è senza dubbio quello di imparare direttamente sul campo, andando all’estero. 

Così facendo, parteciperai ad un’esperienza unica della quale ti ricorderai per tutta la vita e, oltre ad immergerti nella cultura del paese che visiterai, avrai anche l’opportunità di conoscere nuove persone e stringere amicizie. 

Molti giovani che scelgono questa strada, per potersi permettere un soggiorno più lungo e con meno problemi, spesso scelgono di lavorare come Au Pair: una sorta di babysitter che aiuta la famiglia in cui si trova a gestire i figli e con le faccende domestiche in cambio di vitto e alloggio. Non solo l’ambiente familiare è il migliore in assoluto per imparare ad utilizzare un linguaggio colloquiale ma si tratta anche di un’esperienza di vita che segna profondamente, dalla quale si può imparare molto.

La scelta della migliore città da visitare se si vuole studiare all’estero dipende da molti fattori: il clima culturale, il costo della vita, la presenza di attività dedicate ai giovani e così via. Se vuoi qualche consiglio, abbiamo stilato per te una lista delle otto città nel Regno Unito e in America Settentrionale più indicate per chi vuole fare questa esperienza.

Un focus a parte, però, lo merita senza dubbio Londra: forse la città più adatta a chi vuole fare una full immersion nella lingua inglese, grazie alla grande presenza di giovani e di ambienti culturali. 

Viaggiare all’estero è il miglior modo per affinare il tuo inglese. Per godere al pieno dei benefici, però, i tuoi livelli di speaking e di listening devono essere di buon livello, altrimenti potrebbe rivelarsi un’esperienza molto difficoltosa. I corsi di Inglese di Wall Street English sono studiati apposta per rendere il tuo apprendimento della lingua molto naturale, grazie al metodo di lavoro basato sulla full immersion. Scopri i nostri corsi e trova quello più adatto a te:

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