I colloqui di lavoro sono per natura capaci di generare parecchia ansia, ed in generale fanno paura alla stragrande maggioranza di noi. Se poi ci chiedono di sostenere il colloquio in inglese, la reazione è una sola: panico! Lo staff di Wall Street English Milano vi da qualche esempio e consiglio su come affrontare un colloquio English speaking.
In realtà, con una buona preparazione alle spalle, non è così terribile come sembra. Infatti le domande poste dagli intervistatori durante il colloquio sono tendenzialmente sempre le stesse: prepare preventivamente a casa le risposte alle domande principali aumenta esponenzialmente la possibilità di fare bella figura.
Innanzitutto l’intervistatore vi proporrà domande come: “Tell me about yourself”, “What you’d want me to know that is not on your CV?”, “What is the most interesting thing you’ve done in the past three years?”, “What is your greatest strength? And your weakness?” e ovviamente la gettonatissima “Why should we hire you and not the next candidate who walks through the door?”. Tutte queste domande sono volte a conoscervi un po’, ma ciò che veramente interessa è conoscere le vostre abilità relativamente alla posizione di lavoro aperta. È sempre meglio quindi andare subito al sodo e non perdersi in infiniti discorsi. Se l’intervistatore (o l’azienda!) è inglese vi chiederà molto probabilmente anche di parlare dei vostri interessi e delle vostre passioni, con domande come “What activities do you enjoy doing in your free time?”; anche in questo caso è meglio non scendere troppo nel personale e limitarsi a ad attività inerenti al lavoro offerto.
Successivamente è probabile che vi venga chiesto di parlare dei vostri studi e delle precedenti esperienze lavorative. Domande tipiche sono per esempio: “What courses did you enjoy the most/least?”, “What was your most gratifying experience of your life as student?”, “What have you learned from your previous jobs?”, “What’s your most creative project?” “What did you like/dislike about your previous job?” or “What is your biggest accomplishment?”. Ricordatevi, anche e soprattutto durante questa parte del colloquio, che non sono interessati alla vostra vita privata, bensì a quali benefici siete in grado di portare all’azienda o all’impresa.
Molto frequenti sono infine le domande volte a testare la vostra conoscenza dell’azienda e del posto di lavoro. Vi troverete quindi a dover rispondere a domande come: “What do you know about our company?”, “Do you think you have the skills to cover the position offered?”, “Would you be willing to move to a different city or travel frequently?”, “What are your long term goals? How do you think you’ll achieve them?” e ovviamente the old-but-gold “Where do you see yourself in five years?”. Questa parte dell’intervista è molto importante, perchè serve all’azienda per capire quanto siete motivati e quanto ardentemente desiderate quel posto di lavoro, proprio quello specifico per cui vi state candidando. Nessuna azienda vuole con sè lavoratori convinti che un posto di lavoro valga l’altro, che non sono realmente focalizzati nè motivati al successo dell’azienda.
Presentarsi al colloquio con le risposte a queste domande già pronte vi garantirà di sentirvi più tranquilli e rilassati, più “pronti” ad affrontarlo!
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